Bambini Venite Parvulos – Francesco De Gregori

watch?v=aaF4HAbIvXI

Nessun calcolo ha nessun senso dietro questa
paralisi.
Gli elementi a disposizione non consentono analisi,
e i professori dell’altro ieri stanno affrettandosi a
cambiare altare.
Hanno indossato le nuove maschere e ricominciano
a respirare.
Bambini venite parvulos, c’è un’ancora da tirare,
issa dal nero del mare, dal profondo del nero del
mare.
Che nessun calcolo ha nessun senso e poi nessuno
sa più contare.
Legalizzare la mafia sarà la regola del duemila,
sarà il carisma di Mastro Lindo a regolare la fila
e non dovremo vedere niente che non abbiamo
veduto già.
Qualsiasi tipo di fallimento ha bisogno della sua
claque.
Bambini venite parvulos, c’è un applauso da fare al
Bau Bau,
si avvicina sorridendo, l’arrotino col suo Know-How,
venuto a prendere perline e a regalare crack.
Sabbia sulle autostrade, ruggine sulle unghie,
e limatura di ferro negli occhi, terra fra le nostre
lingue.
Avrei voluto baciarti amore, ancora un poco prima
di andare via.
Prima di essere scaraventati in questo tipo di
pornografia.
Bambini venite parvulos, vale un occhio il vostro
cuore,
mille dollari il vostri occhi, i vostri occhi senza
dolore.
Bambini venite parvulos, sangue sotto al sole.

8 risposte a "Bambini Venite Parvulos – Francesco De Gregori"

  1. Adoro questo brano di De Gregori, una vera denuncia contro i crimini perpretati contro bambini innocenti…
    Ti auguro una buona serata, con amicizia, Vito

Lascia un commento