Month: febbraio 2012
10 regole per fare innamorare
Quinto film per Cristiano Bardone, scritto con Fausto Brizzi e Pulsatilla, 10 regole per fare innamorare sarà nelle sale dal 16 marzo.
Marco (Guglielmo Scilla) è uno studente universitario fuori sede.
Il padre Renato (Vincenzo Salemme), chicurgo estetico di successo e donnaiolo indefesso, lo ha sempre investito di mille aspettative, quasi lui dovesse essere il figlio perfetto. Ma la realtà è un’altra: Marco è un ragazzo timido e impacciato. Per questo continua a fingere con la famiglia di essere un brillante studente di astrofisica mentre ha solo un semplice lavoro part-time in un asilo.
Quando Marco si innamora di Stefania (Enrica Pintore), una stupenda quanto irraggiungibile studentessa di letteratura francese, le cose cambiano. A curare le sue pene d’amore non bastano i consigli dei amici (Mary, Paolo e Ivan) con cui condivide un colorato e caotico appartamento. Fondamentale l’entrata in scena del padre, casualmente in visita a Roma. Secondo Renato, l’amore non è quello raccontato nei libri di poesie e il colpo di fulmine non esiste.
L’amore è scienza, esperienza, che si può imparare: basta avere l’insegnante giusto!
Ed è così, che sulla lavagna della cucina dell’appartamento di Marco, Renato compila il decalogo dell’amore: le 10 regole infallibili per fare innamorare.
Marco è così goffo che, quando comincia a seguire le “regole”, i risultati ottenuti sono completamente opposti e quanto ci saremmo aspettati, creando così le premesse per una commedia esilarante piena di colpi di scena.
Tommy, puro cocker in cerca di casa
Color fulvo, da anni non veniva toilettato, infatti presenta ancora un pelo arruffato, ma lo renderemo bello. Ha 9 anni, sui 12 kg circa, molto buono, carino ed intelligente. Verrà trasportato in tutta Italia per renderlo felice, con ovvi controlli e richiedendo n irrisorio contributo spese! Contattare Melinda 348 5833406
Due Di Picche – Faccia Come Il Cuore
Per sta canzone ci vuole
la faccia come il cuore
faccia come il cuore
ci vuole ci vuole.
Neffa
Canzone d’amore
amore amore amore amore amore
che voglia di cantare una canzone
d’amore…
Ci vuole il cuore
ma tanto tanto tanto tanto cuore
la faccia come il cuore se vuoi fare
l’amore…
Chi ha voglia di sentir parlare di problemi problemi?
Volatili del malaugurio basta fare cucù.
J-Ax
E dentro le palestre balleranno le signore (uhuh)
i pollicioni in alto gli indici puntati al cuore (uhuh)
una mano a destra una a sinistra come due pistole (uhuh)
poi tira su le mani esce il segno dell’amore
per me per te nati nel paese degli innamorati
ci vuole un cuore sodo e tondo
una cena due gelati
fare l’amore come scaricare gli mp3
pagano gli imbranati e gli sgambati lo fanno gratis
lei è bella come il sole d’agosto
ma mi sa che l’amore ha un costo
farsi un cuore così 9 ore al giorno
noi cresciuti con il mito del porno
e ringrazio di avere un posto
nel paese più sexy del mondo
dove sia il perizoma che il conto
vanno rigorosamente in rosso
perchè il mio treno arrivi fino nella tua stazione
oltre al biglietto qui ci vuole il cuore cuore.
Neffa
Parlare d’amore
per ore ore ore ore ore
per ore ore oh e come fare l’amore…
nessuno vuol sentir cantare di problemi problemi
volatili del malaugurio basta fare cucù.
J-Ax
E dentro le palestre balleranno le signore (uhuh)
i pollicioni in alto gli indici puntati al cuore (uhuh)
una mano a destra una a sinistra come due pistole (uhuh)
poi tira su le mani esce il segno dell’amore
per sta canzone ci vuole
la faccia come il cuore
fare la spesa ci vuole
una canzone d’amore
fare carriera ci vuole
la faccia come il cuore
io ti devo dare il cuore
tu mi devi fare il cuore
con l’elettore ci vuole
la faccia come il cuore
per governare ci vuole ci vuole…
Neffa & J-Ax
Canzone (canzone) d’amore (d’amore)
amore amore amore amore amore
che voglia di cantare una canzone
d’amore…
Chi ha voglia di sentir parlare di problemi problemi?
Ma chi? Noi no eh! Eh certo.
Volatili del malaugurio basta fare cucù
e dentro le palestre balleranno le signore (uhuh)
i pollicioni in alto gli indici puntati al cuore (uhuh)
una mano a destra una a sinistra come due pistole (uhuh)
poi tira su le mani (uhuh) esce il segno dell’amore (uhuh)
L’ambizione
Mi sono sempre vantata della mia ambizione, quello spasmo assoluto e prepotente che ci porta a volere sempre più di quanto riusciamo ad ottenere. Ho sempre visto in questo una mia grande qualità, un qualcosa che mi differenziava dalle altre persone che, invece, si accontentavano di sopravvivere nel marasma della vita di ogni giorno. Non avere obiettivi, per me, equivale a non vivere appieno il poco tempo che ci è stato riservato su queste lande di dolore e perdizione, più che di felicità.
L’ambizione, credo, mi ha portato ad ottenere delle cose bellissime, che alcuni ammirano, che altri invidiano, e che tanti invece non credono ne sia valsa la pena. Io so che tutto quello che ho fatto, e che sto facendo, l’ho avuto da sola, con la mia testa e con il mio sudore, senza piegarmi mai davanti allo sforzo, alla fatica e alle privazioni.
Ora, però, lo devo ammettere. Mi domando anch’io il gioco è valso la candela. Sono arrivata a chiedermi dove sarei se mi fossi accontentata di quello che, magari, mi avrebbe dato qualche brivido in meno ma qualche certezza in più. Se non fossi così drogata dall’ambizione, e da questo conseguente senso di insoddisfazione che mi scorre nelle vene e mi spacca il cuore e il cervello. Se fossi stata più semplice, più umile ed essenzialmente più realista. Forse, non sono la persona che sono ora, ma magari sarei stata una ragazza felice, che tutto sommato sta bene e che non cerca sempre di guardarsi intorno cercando quel qualcosa che può farla uscire dagli stereotipi di una vita bene.
E tanto vale nel lavoro come nella famiglia, nelle credenze e nei valori, in quella tradizione che ho sempre rifiutato con tutte le mie forze, additandola come debolezza altrui. Vale con il modo di vivere, con le persone che mi circondano, con una sensibilità che ho sempre pensato di avere fin troppo spiccata ed evidente, e che ora sono costretta a nascondere per farmi rispettare e non cadere in un baratro di inettitudine.
Vorrei svegliarmi domani ed essere soddisfatta di quello che faccio, non avere sempre mille pensieri nella testa su cosa ne sarà di me, su come e se riuscirò un giorno a non voltarmi indietro per cercare cosa andava corretto, e a non guardare troppo avanti fino a dove la vista non arriva, per sapere cosa ne sarà di questa stupida ragazza che stasera non ha altre voglie se non quella di fare chiarezza su quello che le si muove dentro, tra il cervello e il cuore.