L’amara tristezza….. l’amarezza di tornare qui, un luogo che ho lasciato da tempo.
Da tempo ho abbandonato me stessa, ho chiuso dentro di me i sentimenti, la rabbia, il dolore. I nervi saltano, ti senti terribilmente solo…
Così giovane, dover vedere morire la persona che ami… Rimanere sola, in una casa grande e terribilmente piena di ricordi. VUOTO DENTRO.
Arriva la solitudine, arrivano gli sbagli, i colpi di testa. Affoghi nelle insicurezze, senti il bisogno di cose che gli altri non possono darti…
o forse non hanno il cuore per farlo.
Ti rimangono poche forze… talmente poche che non riescono a farti vedere la luce.
Non hai più voglia di niente, navighi nella voglia di non vivere più.
Ogni cosa prende lo stesso colore, ogni emozione si perde nell’acido dei tuoi pensieri.
Tremi…. tremi di freddo, tremi di solitudine, tremi di paura. Un colpo adesso potrebbe esserti fatale, l’unica risposta sarebbe quella di arrendersi alla fatalità.
Sono stanca, stanca di tutto… Stanca di dover essere sempre la più forte, stanca di non poter mai dare lascio alle mie emozioni (seppur autodistruttive che siano), stanca di dover mediare sempre con chi si infervora, stanca di non riuscire ad esprimere tutto il dolore che mi lancina, che mi uccide sempre di più giorno per giorno.
Mi scoppia la testa, mi scoppia il cuore… e solo LEI saprebbe cosa dirmi… o soltanto starmi accanto in silenzio facendomi sentire che è quì.
Dover vedere divorare dalla malattia chi ami, vedertelo strappare via sempre più è la più atroce delle sofferenze. Ognuno ha sopportato in silenzio, ognuno ha strinto i denti per andare avanti.
Ma ora basta, non ce la faccio più, ho tremendamente bisogno di qualcuno che mi prenda tra le braccia e mi faccia morire di solitudine.
Ho bisogno di quel sonno eterno, dal quale non si torna più.
E non mi vergogno di dire che ho perso.
Mi lascio andare perchè così voglio che sia.
Prendetemi, dilaniatemi, strappatemi il cuore a morsi, vendete la mia anima al diavolo… ma portatemi via di qua. Non è più il mondo che mi appartiene.
Voglio vedere la parola FINE in questa turpe esistenza di non-vita.
Datela a chi come LEI non ha potuto viverla ma l’ha tanto amata.
MAMMA, con te se ne parte la primavera della mia vita.
Ti amo gioia mia, e la tua mancanza mi lacera il cuore. Ogni notte vado a letto pensando agli ultimi giorni insieme, i tuoi sguardi, i tuoi silenzi, il tuo dolore. Il cancro che ti mangiava dentro… e tu fino all’ultimo dicevi che la vita è bella…
Dio quanto avrei voluto morire io al tuo posto. Dio quanto vorrei averti seguito quel giorno.
Dio quanto ce l’ho col mondo per averti strappata a me con tutta questa violenza.
Tu che eri la luce, eri il calore, eri l’amore. Eri la vita.
Inutile mentire, sono incapace di amare adesso…. non ne ho le forze, non sono pronta ad aprirmi al mondo. Voglio solo chiudermi in un riccio e rimanere fin quando ne avrò bisogno.
Le paure mi attanagliano e mi sento terribilmente sola in questa confusione.
La pressione aumenta e il mio dolore è ogni giorno più tremendo
e difficile da gestire.
sko-m40
AMICI, SCUSATEMI X QUESTO MOMENTO DI TRISTEZZA CHE VI HA PRESO DOPO AVER LETTO QUESTA LETTERA… LO SO, è MOLTO FORTE… NN L’HO SCRITTA IO, MA ERA LA LETTERA CHE UNA MIA CARISSIMA AMICA AVEVE SCRITTO ALLA MAMMA APPENA MORTA CIRCA 6 ANNI FA… L’HO TROVATA NEL MIO ARCHIVIO DEI RICORDI E L’HO VOLUTA RISCRIVERE PERCHè NONOSTANTE SIA PIENA DI DOLORE, DI RABBIA E SOLITUDINE, è UNA LETTERA STUPENDA, PIENA D’AMORE.. E UN Pò MI SENTO IN COLPA, XKè NN SONO RIUSCITA A STARLE ACCANTO COME VOLEVO, MA FORSE MEGLIO COSì… DOVEVA PASSARE DA SOLO QUEL PERIODO DI SCONFORTO.. LA LUCE LA POTEVA RIVEDERE SOLO CON LE SUE FORZE.. IO AVREI POTUTO SOLO DIRLE PAROLE DI CONFORTO, MA NULLA PIù XKè UN DOLORE COSì GRANDE LO SI PUò CAPIRE SOLO PROVANDOLO E TANTE PAROLE SONO INUTILI.. CMQ LEI LO HA SUPERATO, E NE SONO CONTENTA… SPERO SIA DA MONITO X KI LEGGENDOLA SI SENTE COSì, NELLA STESSA SUA SITUAZIONE..