Emergenza immigrati: nelle piazze prove tecniche di invasione

Oggi fra Lampedusa e Tunisi si decide del nostro futuro di Paese e stato sovrano. O si forniscono risposte serie e inamovibili o la situazione precipita. Non sembri un’esagerazione, perchè siamo già oltre la soglia del pericolo, e il tempo è poco. In meno di un mese gli episodi eversivi che smetteremo di definire spontanei sono scientificamente aumentati, e alrettanto scientificamente si sono diffusi, misurandosi con città e situazioni diverse. Le preghiere di massa alla Mecca, durante e al termine di manifestazioni di odio antisemita, hanno costruito le condizioni per le dimostrazioni nei centri di permanenza temporanea strapieni di disperati della terra, ma anche di integralisti islamici, a Lampedusa e ieri anche a Massa. Non è che la seconda fase di un progetto che non è audace ma solo onesto definire di intimidazione, sottomissione e infine di invasione culturale, sociale, religiosa, politica.
 
 
Partecipano attivamente al progetto i rappresentanti di sedicenti centri sociali, le organizzazioni non governative, le associazioni più disparate, le sigle comuniste e pacifiste che da molti anni rincorrono la protesta estrema e la rivolta contro governi e forze dell’ordine come forme di battaglia politica. Partecipano pure, e duole contestarlo, gli esponenti di un’opposizione fiaccata e divisa, priva di qualunque idea progettuale, che si è ridotta a portavoce dell’islam, ad alzabandiera dei terroristi di Hamas, al logoro ritornello del rispetto del diverso, dell’accoglienza del rifugiato, recitato in litania sprezzante delle esigenze di sicurezza e delle aspirazioni all’identità dei cittadini italiani. Quando ha governato il centro sinistra ha preso decisioni antipatriottiche disonorevoli. Un esempio su tutti è stata la decisione di aprire le frontiere alla Romania quando un rinvio sarebbe stato possibile e consigliabile, tanto che altri paesi europei lo hanno scelto. Era il governo di Romano Prodi, era il ministro Emma Bonino, è bene ricordarne i nomi ogni volta che uno stupro, una rapina, un omicidio, hanno dei romeni come colpevoli. E’ bene anche ricordare i nomi dei magistrati che in occasioni ripetute hanno emesso sentenze ignobilmente e insensatamente indulgenti nei confronti di clandestini delinquenti, stupratori, seviziatori e segregatori delle donne. Il risultato del lassismo, anzi della complicità, ci ha portato ai problemi feroci di oggi.
 
 
La sottovalutazione del pericolo rappresentato dalla penetrazione di stranieri priva di tetto e regola ha riguardato in passato anche i governi moderati e liberali, ancora oggi ci sono rigurgiti populisti, tanto è vero che è un sindaco per il Movimento per le Autonomie a guidare la falsa rivolta del popolo di Lampedusa a fianco dei clandestini. Oggi non si può esitare, lo dico ricordando Oriana Fallaci, augurandomi ancora che si sbagliasse nella profezia inevitabile per la nostra patria.
 
 
Premettendo che sono comunista e per niente razzista, ho scritto questo intervento perchè ormai siamo alla frutta.. ben vengano gli immigrati che hanno intenzione di metter su casa e famiglia, ben vengano immigrati che intendono lavorare onestamente e mettersi alla pari della comune gente italiana, ben vengano gli immigrati che portano avanti l’economia ormai in decadenza di questa Italia malata.. ma basta con la criminalità importata dagli immigrati clandestini che credono di entrare in Italia facendo il loro comodo e forse sì, sono anche furbi, perchè in questo paese di merda non esistono le leggi, non esiste la giustizia.. Questi malintenzionati entrano in Italia credendo che tanto con qualsiasi reato sarebbero liberi di delinquere a vita tanto li beccano per uno stupro, dopo qualche giorno di carcere escono perchè.. chissà per quale motivo, un pò per l’indulto un pò perchè ci sono persone incapaci di rendere giustizia, e ritornano in libertà esordendo con una rapina.. li ribeccano ed riescono ad uscire commettendo violenze a raffica.. Ma che schifo è questo?? Vogliamo leggi serie e la sicurezza della pena per ogni tipo di reati.. e che costruissero nuovi carceri invece di investire nel gioco e nei grattaevinci..

novembre

Giusy Ferreri
 
 
Ho difeso le mie scelte io ho
creduto nelle attese io ho
saputo dire spesso di no
con te non ci riuscivo.
Ho indossato le catene io ho
i segni delle pene lo so
che non volendo ricorderò
quel pugno nello stomaco.
A novembre
la città si spense in un istante
tu dicevi basta e io rimanevo inerme
il tuo ego è sempre stato più forte
di ogni mia convinzione.
A novembre
la città si accende in un istante
il mio corpo non si veste più di voglie
e tu non sembri più neanche così forte
come ti credevo un anno fa
novembre.
 
 
Ho dato fiducia al buio ma ora sto
in piena luce e in bilico tra estranei
che mi contendono la voglia di rinascere
A novembre
la città si spense in un istante
tu dicevi basta e io rimanevo inerme
il tuo ego è sempre stato più forte
di ogni mia convinzione.
A novembre
la città si accende in un istante
il mio corpo non si veste più di voglie
e tu non sembri più neanche così forte
come ti credevo un anno fa
novembre.
E tu parlavi senza dire niente
cercavo invano di addolcire quel retrogusto amaro
di una preannunciata fine.
 
 
 
 
questo è il mio rifugio… questa storia è la mia storia…
piccolina, prenditi cura di te

MORTI BIANCHE, OPERAIO SCHIACCIATO DA LASTRA DI MARMO

Julie News
 
 
20/01/2009, ore 20:05
 
 
Di Nico Falco
 
 
(foto senza dida)
Un operaio 54enne, Michele Cignolo, residente a Gravina in Puglia, provincia di Bari, è morto oggi pomeriggio nella cava di marmo di ‘Mattine’, sulla strada provinciale tra Ruvo di Puglia e Altamura. L’uomo è rimasto schiacciato da una lastra staccatasi da un blocco più grosso. L’operaio è morto sul colpo.
Sull’episodio è stata avviata una inchiesta della Procura della Repubblica di Trani. Con Cignolo sale a due il numero degli operai di Gravina deceduti in gravi infortuni sul lavoro dall’inizio dell’anno.
 
 
 

…io e fla…

… kuginetta quest’anno ci siamo proprio divertite insieme, quante risate, quanti cioccolati, quanto lavoro, quanti litigi, quante nuove conoscenze e quante notti passate a parlare e spettegolare… sai mi mancheranno questi giorni, non potrò più svegliarti mentre dormi, torturarti, parlarti di stefano… uffy… xò dai spero che ci siano tanti altri di questi giorni anche perchè noi due insieme siamo troppo pazze… ihihih… Quanti ricordi… kuginetta ti voglio tanto bene… un baciiino bye la tua trottolina…

…. ma l’amore?

Non mi è MAI piaciuto l’anello all’indice sinistro. Da qualche giorno, è l’unico dito su cui porto l’anello, mi sembra così figo. Animoticon
 
 
Non ho MAI letto fantasy. Ho comprato la trilogia di Eragon, e lo divoro ogni sera, anche solo qualche riga se è troppo tardi. Party
 
 
Sono invasa dalle farfalle, nella pancia e nella testa. Ma sono arrivate nell’unico modo in cui non avrei MAI voluto. Ma che restino….. ma che facciano famiglia. Che facciano generazioni e stirpi. Non andate via, voglio essere la casa delle farfalle.
 
 
E sia quel che sia
 
 
Machemeravigliaguardareilmare……………. Sorriso
 
 
 
 
 

Le cose più importanti…

Sono quelle di cui ci si vergogna, poichè le parole le immiseriscono, le parole rimpiccioliscono cose che finchè erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori.
Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov’è sepolto il vostro cuore segreto.
Come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felici di portare via e potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perchè vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate.
Quando il segreto rimane chiuso dentro non è per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.
 
 
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Ancora un pò

Vedi… com’è serio quel ragazzo in fondo alla classe all’ultimo banco
quante domande durante l’ultima ora dell’ultimo anno
lui sta pensando che fuori c’è un mondo che aspetta soltanto di
essere cambiato
è preoccupato.. pensa.. gli amici che ho accanto che fine faranno?
Un pò gira la testa se pensa che questa è la fine dei giri di giostra
tanti sogni, però alla domanda: che farò da grande? non ha una
risposta
non vede l’ora di uscire da là ma sa
che è dura più di uno scritto, più della maturità
in città c’è già chi può dimostrargli come si può fallire
tra un rimorso e un rimpianto rischiando ogni santo giorno di
impazzire
"io non voglio fuggire.. piuttosto soffrire"
si è detto fissando se stesso allo specchio quando l’ha vista ridere in
cortile.
Ed è stato un lampo, soltanto uno sguardo, un istante perfetto e ha
capito
anche quando sfugge il senso, esiste un motivo per essere vivo.
 
 
No, non mi rendo conto
ma so che non prendo sonno
se penso che ti perderò.
Voglio gridarlo al mondo…
L’amore non dura un giorno,
no, da adesso dubbi non ne ho
 
 
E mentre si allontana il tram
la scuola sembra piccola
per quanti giorni soli… io e te
ed ora dove mai sarà
in viaggio all’università
dov’è che si può litigare e poi giocare alla libertà?
Gli esami iniziano da qua
là fuori c’è già chi insegna come si prende e non si da, no
l’unica certezza che ora ho… dimmi…
Noi proviamo insieme… ci sarà
 
 
No, non mi rendo conto
ma so che non prendo sonno
se penso che ti perderò.
Voglio gridarlo al mondo…
L’amore non dura un giorno,
no, da adesso dubbi non ne ho
 
 
Con un pò di paura mentre si fa sera
lui fissa la luna pensando che lascia…
Scritti sui banchi distanti negli anni vissuti tra sole e burrasca
si sente fragile, instabile, piangere è facile,
ma tocca rialzarsi e rimboccarsi le maniche qua
nessuno dà niente per niente, lo pensa da sempre
mentre riempie pagine e pagine rivivendo ogni immagine
tra gli amici e i professori, le zuffe e i primi amori
mille e più errori e le migliori occasioni con…
Milioni di pari, un esame da dare, una donna da amare ed un mare diù
strada da fare,
il giorno scompare, stringe i pugni e vorrebbe urlare
 
 
No, non mi rendo conto
ma so che non prendo sonno
se penso che ti perderò…
Voglio gridarlo al mondo
l’amore non dura un giorno… o no?
Ne resta sempre ancora un pò.
GEMELLI DIVERSI